MONTEGALLO – PARROCCHIA DI SANTA MARIA IN PANTANO PREVOSTURA -ASTORARA – CHIESA DI SANTA LIBERATA

PARROCCHIA DI SANTA MARIA IN PANTANO PREVOSTURA

Mi piace qui di riferire quanto sopra scrive in proposito il Can Capponi Pietro nella sua «Storia della chiesa d’Ascoli». «Sulla fine del vescovato di Auclere +780 fu fabbricata la chiesa di Santa Maria delle Sibille oggi chiamata Santa Maria in Pantano. Fu detta Santa Maria delle Sibille per la vicinanze al monte Sibilla, ov’è la nota caverna dove si recavano gli antichi Piceni per avervi oracoli nei loro affari di grande importanza. Era costume dei fedeli dei primi secoli passare le istituzioni pagane nella religione cristiana, onde avvenne che dagli abitanti di quella terre vicine alla detta montagna si edificasse tale chiesa, ove tutt’ora si ammirano le Sibille dipinte in gran copia, quant’unque le attuali siano di epoca assai posteriore». La chiesa è stata sempre fuori dell’abitato. I ruderi che si scorgono nel dintorno sono dell’antica chiesa o le fondamenta di un cenobio di cui ho trovato memoria nell’Italia Sacra dell’Ughelli (tomo I coll.464). Federico II, con un rescritto del vescovo d’Ascoli, Nicola I, spedito dall’assedio del Celano nell’aprile del 1223, prende sotto la sua protezione la Grancia di pantano. Dal 1573 non vi si conserva più il Sacramento. La fiera che attualmente si tiene nella III domenica di luglio rimonta al 1604, anno in cui da Innocenzo XII fu data facoltà di fare quest fiera e tre giorni di mercato nei tre giorni precedenti la domenica. Possiede una considerevole collezioni di reliquari insigni, autenticati tutti nel 1795 dal Cardinal Archetti, ad eccezione di uno e di quello di S.Emidio procurato da poco tempo dall’attuale prevosto DON Giuseppe Orsini. Nel 1580 questa parrocchia contava 101 famiglie sparse nelle sei villette di: Collefratte, Astorara, Colle, Colleluce, Casale, Inteprete. Astorara fin dal 1580 ha la sua chiesa di S. Liberata allora contava 21 famiglie.[1]

RELAZIONE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA IN PANTANO IN MONTEGALLO DIOCESI DI ASCOLI DEL 1783. La sua chie è situata nelle pertinenze di Pantano alle falde della montagna lontana dall’incasato circa mezzo miglio è molto antica Si vuole sia consacrata benché ci sia certa memoria la terza domenica di luglio si celebra la consacracrazione coll’ottava. Dicesi che anticamente vi fossero i monaci. Vi sono tre altari. Si celebrano Feste il Lunedì di Pasqua di Resurrezione, la terza domenica di luglio nel qual giorno si espongono le SS. Reliquie e vi è un gran concorso di gente anco per la fiera che si fa; l’ottava si celebra la festa della Madonna della Pietà così stabilita da pochi anni. Il giorno di S.Anna è solito esporsi la reliquia e cantar la messa lo stesso il giorno della Madonna della Neve li 5 agosto celebrandosi anco la dedicazione della chiesa all’ottavario ciò per tradizione. Alla suddeta chiesa di Santa Maria in Pantano sono soggette altre cinque chiese. Primariamente l’oratorio di S.Croce che resta il solo può dirsi che serve per comodo del Curato e del popolo questo in inverno e anco nell’estate pur li tempi cattivi si riesce ad andare a Santa Maria in Pantano in esso si officia ed amministra tutti i sacramenti e continuamente ci mantiene il SS.mo. Nella Villa di Colle Fratta è la chiesa sotto il titolo di S.Antonio ha un solo altare e di continuo si conferisce il SS.mo. Nella villa di Astorara è l’oratorio sotto il titolo di S.Antonio e S.Liberata un solo altare dove è d’obbligo di una messa. Alla Villa di Casale vi è l’oratorio sotto il titolo di Santa Maria della Neve vi è un solo altare coll’obbligo di due messe la settimana. Nella Villa di Colle vi è Oratorio sotto il titolo di S.Rocco. Si è considerato e riconosciuto vantaggio per le Anime di riconfermare le Indulgenze ho procurato stabilire la visita privilegiata delle sette chiese e fatta cadere la terza domenica di settembre e la Domenica dell’Ascensione.

RELAZIONE DELLA PARROCCHIA DI S.MARIA IN PANTANO SACRA VISITA LI 9 LUGLIO 1872 La Parrocchia di S. Maria in Pantano sotto il titolo di M. Sma della Neve è posta relativamente al Territorio di Monte Gallo sul confine Ponentale limitrofa alla Congregazione di Arquata del Tronto, del Castelluccio dell’Umbria e della Congregazione di Montemonaco di Montalto. Considerata nella sua topografica posizione è sita alle radici del Monte Vettore più verso la Montagna della storica Sibilla. Esso è generoso nella sua generosità è corsa da sorgenti perenni ed abbondante acqua che in essa hanno origine e che circa il limitare dei centri abitati vicini formano il considerevole Fluvione, il quale conservando il suo nome sin dalla Taverna Piccinini diventa confluente del Tronto a poca distanza da Ascoli Piceno. E’ tradizione fondatissima che la fabbrica della chiesa rimanti all’epoca dei monaci. Non può stabilirsi se essa sia la vera chiesa di officiatura dei medesimi, né può chiaramente rilevarsi dai ruderi dei fabbricati che ivi si vedono. Perché nacque e vi abitarono, perché fu eretta a quanto pare perché non vi sono titoli in contrario. Naturalmente sembra che per essi esistevano i centri abitati della Parrocchia e si ritiene che essa chiesa potesse avere la Parrochiale poiché il paese di Casale il più vicino alla medesima da Parrocchiale memoria rilevasi 44 famiglie. Le ultime frazioni abitate sono da essa distanti un chilometro circa. Attualmente il fabbricato attualmente il fabbricato è in buono stato poiché nel 1862 e precisamente il secondo anno che era parroco il relatore sottoscritto, fu internamente ed esternamente restaurata. Intorno all’altare maggiore maggiore vi sono pitture di antichissima data. Il giorno della fiera che qui si sostiene la terza domenica di luglio vengono affittati come pure i fondachi di altro fabbricato ad uso di romitorio nella parte di sopra. Vi sono sette reliquiari ai quali si aggiunse una Reliquia del Braccio di s.Emidio. Olte alla suddetta Chiesa Curioniale e Prevositurale la Parrocchia ha altri 5 oratori. Il primo sotto il titolo di S.Croce vicino alla Villa Interprete, Il Secondo sotto il titolo di S.Rocco in Villa Colle. Il Terzo sotto il titolo di Madonna Santissima della Neve e San Francesco nella frazione di Casale Il quarto sotto il titolo di S.Liberata e Sant’Antonio nella in Astorara. Il Quinto sotto il titolo di S.Antonio Abate in Collefratte il quale era chiesa parrocchiale in antico e che fu poi incorporato alla chiesa di Santa Maria in Pantano. Nella Prevositurale di Santa Maria in Pantano Il lunedì di Pasqua col concorso dei Preti della Congregazione dei limitrofi Montemonaco di Montalto. La terza domenica di luglio si espongono e si portano processionalmente le reliquie accompagnate dalla Compagnia del SS.mo Sacramento 9 luglio 1872 Il Preposto Giuseppe Orsini

 

CONGREGAZIONE DI MONTEGALLO CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA IN PANTANO DELLA CITTÀ E DIOCESI DI ASCOLI PICENO VISITA PASTORALE ORDINATA 8 MARZO 1911.

Il titolo della chiesa è Santa Maria in Pantano aggregata a Santa Maria Maggiore di Roma

3 è di diritto Ecclesiastico ed il Rettore attuale è Don Francesco Magnoni col titolo di Prevosto eletto con Bolla Pontificia in data 20 marzo 1906

4 attiguo alla chiesa vi è un piccolo ricovero detto Romitorio ed appartiene al Parroco e serve per rifugio ed esso non è abitato.

7 La chiesa è custodita con porte chiuse con chiave tenute dall’eremita essa ha due finestre basse.

La chiesa ha tre altari

  1. altare maggiore in onore a Maria SS.
  2. Il secondo eretto in onore di Sant’Antonio
  3. Il terzo eretto in onore della Madonna della Pietà

23) Le Reliquie vengono esposte la terza domenica di luglio come è stato svolto per ragioni della festa.

 

RELAZIONE REDATTA DA DON GIUSEPPE ORSINI 1885

ORATORIO AD ASTORARA DI SANTA LIBERATA in essa il 5 agosto festa della dedicazione. La chiesa o Oratorio ha l’altare rivolto verso ponente dietro vi è la sacrestia. Si ricorda da un’antica memoria che per opera della famiglia Amadio ora estinta fu fatto un accordo con la popolazione di costruire un altro altare sotto il titolo di S. Antonio da Padova Per formare il fondo per il mantenimento di questo altare stabilirono di creare delle soccide di bestiame con la cessione volontaria in proporzione per ciascuna famiglia di qualche capo di bestiame e riuscirono a fare alcune di queste soccide. Il progetto dell’altare non andò in porto per l’opposizione del vescovo, ma si permise di celebrare la festa in onore del santo con il ritratto del bestiame consigliato di tener con maggior decoro. Esiste immagine di questo santo in apposita nicchia di esso altare e si rileva che si celebrava la festa annualmente. Ho ottenuto di poter celebrare la festa della Santa Martire titolare la seconda domenica di settembre. La festa è stata celebrata con molto concorso e la santa ora è venerata con molta fede esistono molti doni intorno al suo altare vesti, fazzoletti, scialli cera ecc. Non si celebra più la festa di Sant’Antonio da Padova[2]

NARRAZIONI RACCOLTE NELLA CAMPAGNA DI CATALOGAZIONE REGIONE MARCHE ANNO 2003.

19 (2.19.45) Per Pasqua si faceva lu “scarsill“: una pagnottella di pasta del pane in cui si metteva un uovo intero lessato. Si faceva per tutti e non solo per i bambini. Le uova potevano essere colorate mettendole a bollire con la paglia (venivano gialline) o con l’edera (venivano verdognole)…A Pasqua poi si giocava a “scoccetta“.Mio padre lessava le uova della gallinella e siccome erano toste vinceva sempre.. (2.21.15)

(2.38.45) Il lunedì di Pasqua si andava a “passare l’acqua” a Santa Maria in Pantano. Si portava il pranzo al sacco, si ascoltava la messa, si cantava e si ballava, era una festa….(2.39.45)[3]

102 (5.05) A Santa Maria in Pantano ci si andava il lunedì di Pasqua e il giorno di Ferragosto. Il lunedì di Pasqua c’era la festa e la fiera del bestiame..E lo stesso anche il 15 di agosto..Si faceva una scampagnata, poi l’usanza era di fare a “coccetta” con le uova sode…Si coloravano le uova poi si battevano una sull’altra… (6.05)[4]

1111 A) 02.06.07 dicevano che andavano a “Passà l’acqua” a Pantana. La località si trova tra le ultime case di Pantana e la chiesa di S.M. in Pantana, su un fosso 03.06.07[5]

 

1112 35.20 il lunedì di Pasqua era festa a Santa Maria in Pantano, si prendevano le uova lesse e si giocava a “scoccetta”, c’era anche chi le colorava, con la verdura per farle verdi, con le violette per farle viola, con la paglia per farle gialle.35.55

44.10) Si faceva un pupazzetto con uovo in mezzo, con la farina della ciambella ed era per i bambini ….. (46.05)[6]

[1] Arcangelo Rossi Brunori Memorie di Montegallo dei villaggi delle chiese e di alcune famiglie ANTICO STATUTO DELLA TERRA; Ascoli Piceno 1903 premiata Tip, Economica, 1903; pp. 49-53;

[2] A.D. AP (Archivio Diocesano di Ascoli Piceno) Congregazione N. di Montegallo Chiesa Parrocchiale di Santa Maria In Pantano della Città e Diocesi Di Ascoli Piceno

[3] Codice intervista: 19 Iniziali Nome e Cognome: S.A.; Anno di nascita:1926; luogo di nascita:Montegallo, Balzetto; data del rilevamento:22-5-2003; Comune del rilevamento: Montegallo Balzetto; Rilevatore:Re Daniele; numero scheda: B004; codice file: 44038003.

[4] Codice intervista: 102 Iniziali Nome e Cognome: G.F. anno di nascita: 1940 luogo di nascita: Roma; data del rilevamento:12-8-2003 Comune del rilevamento: Montemonaco Vallegrascia; Rilevatore: Re Daniele numero scheda: B005; codice file: 44044009.

[5] Codice intervista  1111 Iniziali Nome e Cognome: A)A.S.; anno di nascita: A) 1925; luogo di nascita: A)Migliarelli Montegallo; data del rilevamento:18 agosto 2003; Comune del rilevamento:Montegallo Migliarelli; Rilevatore:Treggiari Stefano; numero scheda:B004; codice file:44038013

[6] Codice intervista  1112; Iniziali Nome e Cognome: C.S.; anno di nascita: 1913; luogo di nascita: Forca Montegallo; data del rilevamento:18 agosto 2003; Comune del rilevamento:Montegallo Colle; Rilevatore:Treggiari Stefano; numero scheda:B004; codice file:44038007

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