Il simbolo del Terzo Paradiso unisce la comunità umana
Che cos’è il Terzo Paradiso?
È la fusione fra il primo e il secondo paradiso. Il primo è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado e consunzione del mondo naturale. Il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura.
Terzo Paradiso significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzi tutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune.
Il Terzo Paradiso è il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale.
Il termine paradiso deriva dall’antica lingua persiana e significa “giardino protetto”. Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e curare la società umana che lo abita.
Il simbolo del Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, è composto da tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
Michelangelo Pistoletto, 2003
Nelle azioni collettive questa forma simbolica è stata tracciata a partire da vari materiali di scarto e riciclati, come reti da cantiere, stracci, alluminio, per sollecitare l’assunzione della responsabilità sociale collettiva e la riflessione sulle tematiche della sostenibilità ambientale.
Dal 2007, con la collaborazione tra Pistoletto e Gianna Nannini, a cura di Zerynthia – RAM Radioartemobile, il Terzo Paradiso assume la forma di un work in progress multimediale.
Eventi live, esposizioni in Italia e all’estero e attività online costruiscono una piattaforma di relazione che intende stimolare e produrre una trasformazione della società in chiave sia locale che globale attraverso la diffusione del messaggio/mito del Terzo Paradiso.
Nel 2010 Michelangelo Pistoletto è autore del saggio “il Terzo Paradiso”, edito da Marsilio.
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Sempre nel 2010, precisamente il 27 maggio, Michelangelo Pistoletto traccia il solco del “Terzo Paradiso” ad Assisi: l’opera di land art segna l’inizio dei lavori di restauro del Bosco di San Francesco, a cura del FAI.
È venuto il momento di dare inizio al Terzo Paradiso nel quale l’umanità riuscirà a conciliare e coniugare l’artificio con la natura, creando un nuovo equilibrio esteso a ogni livello e ambito della società.