Il convento delle monache di S. Pietro in Pompeiana, a mezzo chilometro a sud di Pontelatrave, dove oggi sono due case coloniche che la gente chiama ancora “monistiu”. Le benedettine avevano avuto cura di nascondere il loro monastero; S. Francesco nel 1215, aveva aperto ai suoi frati un rifugio lungo l’incrocio delle vie, sull’antica strada romana che fino ad epoca no remota percorreva la riva destra del Chienti, a Pievebovigliana, la cui mulattiera da qui partiva, vicino a Pontelatrave, stazione per le pubbliche vetture e cavalli probabilmente dall’epoca romana fino alla caduta del governo pontificio. Nel tardo ‘500 la chiesa di Pompeiano era saltuariamente officiata dai Francescani di Pontelatrave (1) Bellissima testimonianza del luogo di culto ci viene dalla croce greca biforcata con in basso la  chiave di San Pietro.

(1) BITTARELLI Angelo Antoini; Pievebovigliana e il suo museo,  L’Aquila (1972)