Il Monte Tabor (ombelico della terra)

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 “Troverai più nei boschi che nei libri, alberi e rocce ti insegneranno ciò che nessun maestro ti dirà”

(Bernardo di Chiaravalle)

Il Monte Tabor nella religiosità giudaico cristiana equivarrebbe al greco omphalòs, ombelico della terra, che sta al centro fra il cielo e l’inferno secondo una tripartizione verticale delle zone cosmiche attraversate dall’Axis mundi Ulteriori informazioni

È significativo che Melchisedec abbia offerto pane e vino al Signore, come fece Gesù nell’ultima cena istituendo l’eucaristia secondo i Vangeli. Melchisedec assunse un posto primario nel pensiero monoteistico e cristiano: egli è l’archetipo (figura) che precede Gesù Cristo, nelle sue funzioni di sacerdote (Gesù Cristo viene definito nella lettera agli Ebrei “Sacerdote in eterno dell’Ordine di Melchisedec”) e anche per indicare la seconda venuta del Signore Cristo che ritorna come Re dei re, cioè Re in eterno secondo l’ordine di Melchisedec. Ulteriori informazioni

Sant’Atanasio vescovo di Alessandria (IV sec.) scrisse la Historia de Melkizedekh (PG 28, 525-530). Tale storia, che spiega anche fantasiosamente il motivo per cui Melkizedek è chiamato senza genealogia (Eb 7,3), influenzò probabilmente i Copti e visse nella tradizione del monte almeno fino al XIV sec. Per quanto concerne il Tabor, il santo vescovo narra che, dopo tragici avvenimenti familiari, Melkizedek restò sul monte sette anni, nudo come quando era nato. Le unghie divennero lunghe un palmo, i capelli gli arrivarono all’ombelico e la schiena si indurì come il guscio di una tartaruga. Mangiava bacche e beveva rugiada. Dopo sette anni una voce disse ad Abramo:

Prepara la cavalcatura, indossa vesti preziose, sali al Tabor e chiama tre volte ‘Uomo di Dio’ e ti si presenterà un uomo selvaggio. Non temere, ma radilo e tagliagli le unghie, vestilo e accetta la sua benedizione……….Ulteriori informazioni

Una curiosità: Alice Bailey nelle sue opere esoteriche, da lei indicate come ispirate dal Maestro Djwal Khul detto “il Tibetano”, asserisce che Melchisedec è uno dei nomi o appellativi con i quali ci si riferisce (soprattutto nell’Antico Testamento) a Sanat Kumara, colui che presiede la comunità di Shamballa, la quale sopraintende spiritualmente al percorso evolutivo dell’umanità terrestre.[5] Nello stesso scritto Melchisedec è anche detto il Signore del Mondo e l’Antico dei Giorni Ulteriori informazioni

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