Longobardi e Bendettini nelle valli di Pieve Torina e Monte Cavallo

La rete stradale altomedievale che dall’Umbria sudorientale conduceva e in parte conduce ancora, nella marca di Camerino rivela la presenza di tre arterie principali: la via Plestina (Foligno-Colfiorito), la via della Spina (Spoleto-Plestia), la Nursina (Norcia-Visso-Appennino-Pieve Torina).

Tra la via della Spina e il valico di Appennino, chi risaliva la Valnerina, superata Chiusita, a Cervara poteva prendere per Rifreddo (Visso) ed entrare nella valle di Monte Cavallo e a Caspriano ricongiungersi alla Nursina. Una variante di quest’ultimo itinerario una volta raggiunto Pantaneto era costituita da una sede oggi in comune di Monte Cavallo, che è sempre stata modesta:Collattoni-Selvapiana-Valcaldara-Cesure-Collebianchi-val San Benedetto. Fino a pochi decenni era la strada delle pecore transumanti che i pastori di Monte Cavallo o passanti a Monte Cavallo, percorrevano per raggiungere la pintura della Ciglia, cioè Colfiorito, e scendere sia alla Valnerina, sia a Foligno.

Sorprende un piccolo mazzo di toponimi resistenti in comune di Monte Cavallo, l’antico Monte San Polo, ove intrecciano queste strade secondarie, generalmente interpretati come di origine longobarda, quali Collattoni e Colle Staffolo (1)

(1) Angelo Antonio Bittarelli Longobardi e Bendettini nelle valli di Pieve Torina e Monte Cavallo in AA. VV., Istituzione società nell’alto Medioevo Marchigiano (Parte seconda) Atti e memorie 86 (1981) Deputazione di storia patria per le Marche Ancona 1983 pp. 1145-1166