HOSPITALE DEL TERZO PARADISO
da Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi

 Localizzato nel Comune di Venarotta località Castello Hospitale San Francesco

Il progetto narrerà

a chi è interessato il Progetto “Hospitale del Terzo Paradiso”. L’Ospitale lo pensiamo come un contenitore per ricreare comunità e identità nella logica dell’accoglienza delle nuove vulnerabilità, ma anche come laboratorio di divulgazione sperimentazione delle innovazioni.

Cos’è un hospitale?
Il nome latino hospitale, ugualmente usato nel Medioevo per indicare questo luogo, deriva da “hospes” (ospite).

Regula monachorum CAP. 53.°Come si debbano ricevere gli Ospiti.  Tutti gli ospiti che arrivano, siano ricevuti come se fosse Cristo Signore; poiché egli dirà un giorno: Fui ospite, e voi mi riceveste.

Gli ospitali venivano costruiti lungo le strade, quasi a protezione della salute spirituale e fisica del viandante.

Negli Hospitali i pellegrini si ristoravano, barattavano merci, acquistavano medicine. Per solito erano anche sedi di Mercati dove confluivano gli abitanti dei paesi vicini, ivi si vendevano e barattavano prodotti agricoli e artigianali ma soprattutto erano luoghi pieni di socialità scambi culturali e convivialità.

Negli Hospitali erano presenti le Spezierie o Armarium Pigmentariorum, cioè piccole botteghe dove venivano preparati elisir, unguenti e erbe per i pellegrini, che rappresentava la prima farmacia monastica, ed era anche destinato alla conservazione delle erbe nel tempo.

La Taberna meritoria cioè un’osteria dove si accoglievano i pellegrini, l’Hortus conclusus (un giardino circoscritto limitato, chiuso entro una frontiera muraria e poteva rappresentare il Paradiso Terrestre) l’Hortus Sanitatis (il giardino dei semplici o delle piante medicinali), l’hortus holerorum quello delle piante alimentari), il pomarium (un frutteto/catalogo di piante antiche, il tehesaurus Horti (dove le piante si umanizzavano, si animavano come Divinità)  e il bosco che rappresentava il luogo dell’immaginario.

 Il progetto proposto dall’Ecomuseo Monte dell’Ascensione ricreerà questi ambienti nell’Hospitale San Francesco, ci teniamo a sottolineare che non si vuole riproporre la solita rivisitazione del passato, ma vuole diventare un luogo incubatore dove storia, Identità, arte, creatività e moderna ricerca si incontrano e diventano motore di sviluppo sostenibile.

HOSPITALE DEL TERZO PARADISO

Il progetto didattico vuole rendere contemporanea la storia del nostro territorio investigando e interpretando la storia di due uomini che hanno reso l’accoglienza del diverso e del malato fulcro della loro religiosità.

Il veicolo didattico tramite il quale tale informazioni saranno approfondite sarà l’arte, e la tessitura della rete del sacro sul paesaggio tramite il web e qualche visita sui luoghi.

Per la sua realizzazione ci si avvarrà della ricerca fatta su miniature quattrocentesche e su un elenco di piante coltivate in quell’epoca. Si vuole estendere la coltivazione anche alle piante tessili come il lino e la canapa, infine di quelle tintorie quali la robbia e il guado.

Si attiverà un lavoro di ricerca:

  • sulla toponomastica e l’uso del suolo per ricreare su mappa il paesaggio prima della rivoluzione industriale
  • sull’etnobotanica e mappatura sull’area del Monte Ascensione e dei Monti Sibillini
  • sulla presenza degli Hospitali con relativa mappatura nel territorio sull’area del Monte Ascensione e dei Monti Sibillini

Localizzazione e riproposizione all’interno dell’area dell’hospitale di San Francesco in sinegia con il Terzo Paradiso:

  • Il Distillatore delle Quintessenze del Terzo Paradiso
  • l’Hortus conclusus
  • l’Hortus Sanitatis
  • il tehesaurus Horti
  • l’Armarium Pigmentariorum
  • il bosco del Terzo Paradiso
  • il mercato
  • il convivium e la cucina che cura

 

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