Items – LE PARADIS DE LA REINE SIBYLLE http://www.montesibilla.it “Così la neve al sol si disigilla; così al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di Sibilla” Fri, 09 Mar 2018 11:49:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.10 http://www.montesibilla.it/wp-content/uploads/2017/02/antro.gif Items – LE PARADIS DE LA REINE SIBYLLE http://www.montesibilla.it 32 32 Sibilla Tiburtina http://www.montesibilla.it/?ait-item=sibilla-tiburtina http://www.montesibilla.it/?ait-item=sibilla-tiburtina#respond Fri, 31 Mar 2017 08:57:16 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5240 La leggenda godette di enorme fortuna: ad essa si riferisce un sermone sulla Natività di papa Innocenzo III (1198-1216) . Nel XII secolo, nei Cronica imperatorum, la Sibilla Tiburtina figura sia come la profetessa della leggenda dell’Ara coeli, sia come l’interprete del sogno dei nove soli. Tra l’XI e il XII secolo, è attestata la confluenza, sulla figura di una Sibilla chiamata Tiburtina, di tre diverse tradizioni profetiche: il sogno dei nove soli, l’acrostico sul Giudizio Finale e la profezia della nascita di Cristo.

 

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Sibilla Appenninica http://www.montesibilla.it/?ait-item=sibilla-appenninica http://www.montesibilla.it/?ait-item=sibilla-appenninica#respond Fri, 31 Mar 2017 12:14:58 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5243

Un primo riferimento storico riconducibile un qualche culto pagano sugli Appennini sembra potersi trovare nella Storia dei Cesari di Svetonio, che, a proposito di Vitellio, accenna ad una veglia negli Appennini tenuta prima del suo ingresso a Roma nel 69;

« Sulla sommità dell’Appennino si fece anche una veglia »

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Cibele Turchia http://www.montesibilla.it/?ait-item=monte-ida-turchia http://www.montesibilla.it/?ait-item=monte-ida-turchia#respond Fri, 31 Mar 2017 14:10:13 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5277 Monte Ida Turchia

Nell’antichità era dedicato al culto della dea Cibele. Monte Ida, Arıtaşı Mahallesi, 10870 Distretto di Edremit/Provincia di Balıkesir, Türkei

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Fate anguanes http://www.montesibilla.it/?ait-item=fate-anguanes http://www.montesibilla.it/?ait-item=fate-anguanes#respond Fri, 31 Mar 2017 14:41:11 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5283 Lagole, il laghetto de la femenes

Il ricordo del culto di Ecate a Làgole si perpetuò probabilmente nelle superstizioni popolari medioevali, nel mito delle longane o anguanes, divinità fluviali ed acquatiche divenute malefiche con il cristianesimo.

Le caratteristiche naturalistiche di Làgole, con il suo clima mite, sono certamente stati elementi chiave per lo svilupparsi in loco, nel III sec. a.C., di un complesso santuariale dove si celebravano culti legati alla libagione e al consumo rituale delle acque salutari. Durante la campagna di scavi organizzata da Giovanni Battista Frescura e dal dott. Enrico De Lotto negli anni 1949-1952, vennero infatti alla luce numerosi manici di simpulum bronzei con iscrizioni in lingua venetica e latina, lamine lavorate a sbalzo e statuette di bronzo rappresentanti guerrieri, figure in atteggiamento orante o donante, e animali.  Il ritrovamento in loco di numerose mandibole e ossa della parte terminale delle zampe di ovini e caprini, fa supporre anche la celebrazione di sacrifici animali. L’ipotesi più accreditata ritiene che la sanante Trumus Icatei sia una divinità benefica “trimorfa”, ipotesi avvalorata dal rinvenimento di un lamina recante al centro una decorazione a sbalzo con tre teste. In epoca romana alla sanante tricipite subentrò un Apollo iatrico e il culto durò fino al IV sec. d.C.Leggenda narra che a Lagole, in riva al lago de la femenes, si recassero le ragazze e le spose dell’antica città di Sabasa. Le sue acque, “così verdi da sembrar scavate nella roccia” conservavano loro giovinezza e beltà. Le Anguane (Anguanes in dialetto Cadorino), che abitavano le grotte lungo il Piave e Molinà, erano talmente gelose di queste donne che un bel giorno catturarono e trucidarono Bianca, la figlia del capo di Sabasa, lungo il sentiero che ancora oggi si chiama dell’assassino, il troi del sassin. Le alte rocce che lo sovrastano da quel giorno presero, e ancora conservano, il nome di Croda Bianca.

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Hierapolis Pamukkale http://www.montesibilla.it/?ait-item=hierapolis-pamukkale http://www.montesibilla.it/?ait-item=hierapolis-pamukkale#respond Sat, 01 Apr 2017 15:50:10 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5325 PLUTONE

Nel 2014 sempre a Ierapoli fu scoperta una grotta, da cui escono velenosissimi vapori sulfurei, che gli antichi consideravano l’ingresso degli Inferi, dimora del dio Plutone. Nel I secolo a.C. ne parla Strabone nella sua Geografia: “un’apertura di grandezza modesta in grado di contenere un uomo, ma molto profonda”. Il Plutonio era sede di importanti sacrifici pagani. Ulteriori Informazioni

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Sibilla Delfica http://www.montesibilla.it/?ait-item=sibilla-delfica http://www.montesibilla.it/?ait-item=sibilla-delfica#respond Sat, 01 Apr 2017 16:03:17 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5327

Sibilla Delfica

Delfi mostra le prime tracce di un culto legato alla dea Terra (Gea) e al serpente Pitone a partire dall’VIII secolo a.C.. Successivamente subentra al culto di Gea quello del dio Apollo, detto Pizio, ossia vincitore di Pitone. Il culto si caratterizza per la richiesta di vaticini alla sacerdotessa di Apollo, la Pizia, che emetteva i responsi al centro del santuario, seduta su un tripode, dopo essere entrata in trance respirando il vapore che fuoriusciva da una fessura della terra. La tradizione vuole che Zeus avesse indicato il luogo di fondazione del santuario nel punto in cui due aquile, fatte volare da lui, fossero atterrate insieme. Questo punto identificava Delfi come il centro del mondo. I vaticini della Pizia erano spesso ambigui e oscuri, come quello dato al re di Lidia Creso. Nonostante le sue vicende fossero scritte in tutte le opere degli antichi scrittori greci, per molti secoli Delfi venne dimenticata, persino nella sua ubicazione. Solo nel 1436, in età umanistica, Ciriaco d’Ancona la ritrovò, nel corso dei suoi viaggi alla ricerca delle testimonianze dell’epoca classica. Ulteriori Informazioni

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Archeologo a Delfi http://www.montesibilla.it/?ait-item=ciriaco-dancona http://www.montesibilla.it/?ait-item=ciriaco-dancona#respond Sat, 01 Apr 2017 16:21:15 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5331 Ciriaco d’Ancona

Ciriaco d’Ancona

«Tutto ciò è così ammirevolmente realizzato, vorrei chiamare quest’arte, quasi divina, piuttosto che umana. Tutto ciò sembra che sia stato prodotto, non con l’artificio delle mani dell’uomo, ma dalla stessa natura» (Ciriaco d’Ancona)

Ciriaco Pizzecolli, o de’ Pizzicolli, detto anche Ciriaco d’Ancona (Ancona, 31 luglio 1391), è stato un archeologo, umanista, epigrafista e viaggiatore italiano. Per la sua attività di ricerca di testimonianze storiche, realizzata in numerosi paesi del Mediterraneo, nel tentativo di salvare dall’oblio e dalla distruzione le testimonianze del passato, è considerato, anche dai suoi stessi contemporanei, pater antiquitatis, il fondatore o “padre dell’archeologia“. Scopre a 45 anni la localizzazione del santuario di Delfi nel 1436.

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Ciriaco d’Ancona

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Santuario della Fortuna Primigenia http://www.montesibilla.it/?ait-item=santuario-della-fortuna-primigenia http://www.montesibilla.it/?ait-item=santuario-della-fortuna-primigenia#respond Sat, 01 Apr 2017 18:05:27 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5343

Santuario della Fortuna Primigenia

Il santuario della Fortuna Primigenia è un complesso sacro dedicato alla dea Fortuna della città di Praeneste oggi Palestrina.

Su questa terrazza aveva sede il culto oracolare e vi si trovava il pozzo sacro (il locus religiose saeptus dove venivano scoperte le sortes della dea) e la statua della Fortuna che allatta Giove e Giunone bambini, di cui parlano le fonti antiche. Questi elementi erano infatti incorniciati ciascuno da una delle esedre porticate: quello di sinistra aveva al centro un basamento, forse un donario, e quello di destra presentava una piccola tholos coperta a cono che sormontava il profondissimo pozzo.

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Lucus Feroniae http://www.montesibilla.it/?ait-item=lucus-feroniae http://www.montesibilla.it/?ait-item=lucus-feroniae#respond Sat, 01 Apr 2017 18:17:36 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5347 Lucus Feroniae

Lucus Feroniae era un antico lucus dedicato alla dea sabina Feronia, protettrice delle liberte,le schiave delle matrone romane.Feronia era una dea di origine italica, protettrice dei boschi e delle messi, celebrata dai malati e dagli schiavi riusciti a liberarsi.  Era considerata da alcuni la paredra del dio Soranus e identificata anche con la divinità etrusca Cavatha

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Santuario di Vacuna http://www.montesibilla.it/?ait-item=santuario-di-vacuna http://www.montesibilla.it/?ait-item=santuario-di-vacuna#respond Sat, 01 Apr 2017 18:41:19 +0000 http://www.montesibilla.it/?post_type=ait-item&p=5350 Santuario di Vacuna

Aveva un santuario fatiscente presso la villa di Orazio, i cui resti secondo alcuni sono stati identificati nei pressi di Licenza (RM) e secondo altri nei pressi di Bacugno (RI) o Vacone (RI), che prendono il nome proprio dalla dea sabina, fin dalla fondazione.

Vacuna figlia di Sabo ( latino Sabus), personaggio della mitologia sabina, dalla quale deriverebbe la radice sab che unisce Sabini Sabelli e Sanniti, figlio del dio Sanco (latino Sancus), antica divinità Osco-Umbra chiamato da alcuni Giove Fidius che veniva assimilato ad Eracle. Era considerato protettore dei giuramenti, e per questa ragione la sua radice etimologica si fa risalire al verbo sancire. Divinità invocata per la fertilità, legata alle fonti, alla caccia, e al riposo. Ulteriori Informazioni

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